Il Consiglio della Comunità Educativa Pastorale (Consiglio CEP)*

IDENTITÀ

Il nucleo animatore della Comunità Educativa Pastorale è il Consiglio della CEP (o Consiglio CEP), presieduto dal direttore salesiano. È il massimo organo di partecipazione e di animazione dell’Opera salesiana. Esso si compone della comunità religiosa dei Salesiani di Don Bosco (SDB), che costituisce il “riferimento carismatico” (CG 25, 70); dai responsabili della Famiglia Salesiana

di Bari (FMA, ASC, ADMA, Exallievi di don Bosco, TR) e dai laici rappresentativi della CEP secondo il Regolamento del Consiglio CEP Redentore.

Il Consiglio CEP realizza e coordina l’unica missione salesiana che consiste nell’evangelizzare ed educare, forti della convinzione che la pienezza di vita e di felicità dell’essere umano si radica esclusivamente nella chiamata alla santità voluta di Dio, ovvero nella vocazione di ogni persona ad amare fino al dono di sé (QdR 51-53; cfr. Instrumentum Laboris del Sinodo 2018). Compito specifico del Consiglio CEP è quello di elaborare, attuare, verificare il Progetto Educativo Pastorale Salesiano (PEPS) dell’Opera Redentore accompagnando la CEP nella realizzazione del PEPS attraverso l’istituzione di quattro commissioni operative:

  • la Commissione CEP di Pastorale Giovanile (CPG),
  • la Commissione CEP di Pastorale degli Adulti (CPA),
  • la Commissione CEP Culturale (CC),
  • la Commissione CEP per i Servizi Socio-Educativi (CSE).

Il PEPS è la mediazione storica, la concretizzazione dell’unica missione educativa e evangelizzatrice della CEP che viene declinata attraverso la scansione temporale annuale dalla Programmazione educativa-pastorale ed attraverso la scansione operativa delle Commissioni CEP per i vari ambienti educativi di pertinenza.

È bene ribadire che la missione educativa ed evangelizzatrice è affidata non al singolo, non al gruppo, ma alla Comunità. Questo stile comunitario è la modalità concreta di vivere le nostre relazioni e le nostre azioni, declinandole secondo le indicazioni del Consiglio CEP. La scelta per i giovani poveri, abbandonati ed in pericolo è sempre stata presente nel cuore e nella vita della Famiglia Salesiana, da don Bosco fino ad oggi. Questa scelta, ispirata al criterio preventivo salesiano, giustifica la grande varietà di progetti, servizi e strutture attivi al Redentore per la gioventù più fragile.

La comunità salesiana ed i laici corresponsabili nel Consiglio CEP

L’animazione pastorale delle opere e delle attività è responsabilità innanzi tutto della comunità salesiana locale e, primariamente, del direttore salesiano con il Consiglio locale. Il direttore salesiano, come primo responsabile della CEP, anima gli animatori ed è al servizio dell’unità globale dell’opera: 

  • cura l’identità carismatica del PEPS, in dialogo con l’Ispettore e in sintonia con il progetto ispettoriale (PEPSI); 
  • promuove i processi formativi; 
  • si accerta che in ogni attività e opera si realizzi l’integrità e l’unità della Pastorale Salesiana;
  • attuai criteri di convocazione e di formazione dei laici, coinvolgendo corresponsabilmente soprattutto il Consiglio CEP; 
  • sostiene il legame tra la comunità salesiana e la CEP (cfr. CG24, n.172).

La comunità religiosa salesiana “svolge il ruolo di riferimento carismatico a cui tutti s’ispirano” (CG25, n.70). Essa è dunque chiamata a: testimoniare la vita religiosa, manifestando il primato di Dio nella vita e la dedizione totale alla missione educativa ed evangelizzatrice; garantire l’identità carismatica salesiana; essere centro di comunione e di partecipazione, che convoca i laici a partecipare allo spirito e alla missione di Don Bosco; essere prima responsabile della formazione spirituale, salesiana e vocazionale (Cf. CG24, 159). Assumere questo compito di animazione suppone per la comunità salesiana la necessità di  ripensare la sua presenza e la sua funzione all’interno della CEP. In passato la comunità salesiana assumeva quasi esclusivamente la responsabilità dell’ambiente e dell’opera educativa, oggi è chiamata invece a maturare uno stile di condivisione e di corresponsabilità, poiché i laici, soprattutto i giovani, sono in grado di offrire chiavi di lettura vitali per una nuova interpretazione del Vangelo. La comunità salesiana, sempre più consapevole di questo nuovo modello operativo, assume la propria specifica responsabilità, come parte significativa del nucleo animatore della CEP (QdR, 266-267).

Le Commissioni operative del Consiglio CEP

Il Consiglio CEP istituisce quattro Commissioni che, secondo le indicazioni del Consiglio CEP, attualizzano e animano il PEPS e la Programmazione educativa-pastorale annuale nei diversi ambienti educativi dell’Opera6. Le Commissioni CEP sono:

LA COMMISSIONE DI PASTORALE GIOVANILE (CPG), coordinata dall’Incaricato, dell’Oratorio è formata da salesiani e laici. Essa, insieme alla Commissione di Pastorale degli Adulti, anima l’ambiente Oratorio-Centro Giovanile/Parrocchia, occupandosi in modo specifico della Pastorale Giovanile.

LA COMMISSIONE DI PASTORALE DEGLI ADULTI (CPA), coordinata dal Parroco, è formata da salesiani e laici. Essa anima, insieme alla CPG, l’ambiente Parrocchia/Oratorio-Centro Giovanile, ponendo particolare attenzione alla pastorale familiare e degli adulti. La Parrocchia – Oratorio Centro Giovanile, attraverso l’azione volontaria di giovani animatori, catechisti, famiglie, genitori, volontari del Servizio Civile Nazionale offre: un’educazione preventiva ed informale promuovendo il protagonismo giovanile attraverso gruppi formativi per diverse fasce d’età; un cammino di catechesi e di iniziazione cristiana; gruppi di educazione alla fede e ai sacramenti; accompagnamento spirituale e materiale attraverso i gruppi Caritas e Amici degli Anziani; esperienze di servizio e di solidarietà; sostegno scolastico, formazione per animatori; tornei sportivi di calcio, pallavolo, basket, ping-pong, calcio-balilla; laboratori di teatro, danza, musica, scherma; attività ludiche-ricreative; gite; feste; estate-ragazzi e campi scuola.

LA COMMISSIONE CULTURALE (CC), coordinata dall’Incaricato del Laboratorio culturale, è formata da salesiani e laici che animano i seguenti ambienti educativi: Laboratorio culturale “don Bosco”, Biblioteca di quartiere “don Bosco”, Convitto per studenti universitari Michele Rua “CUSMIR”: 
– Il Laboratorio culturale “Don Bosco oggi”, animato dall’Aps “Laboratorio don Bosco oggi: educazione – cultura – pastorale (=DB Lab)”, ha lo scopo di promuovere la cultura educativa attraverso corsi di formazione, seminari, convegni. Cura la rivista della Comunità Educativa Pastorale del Redentore, organizza Salotti Letterari, Caffè Filosofici, Agorà Sociali, Lectio divinae. 

– La Biblioteca di quartiere “Don Bosco” è gestita dall’Aps “Laboratorio don Bosco oggi: educazione – cultura – pastorale (=DB Lab)”, in  collaborazione con il Comune di Bari, l’Università di Bari e la Facoltà Teologica Pugliese. 

– Il Convitto Universitario Salesiano Michele Rua “CUSMIR” ospita e accompagna 25 giovani studenti nel loro percorso di studi universitari, attraverso l’offerta di un progetto programmatico di crescita umana e spirituale. Tale progetto prevede: celebrazione eucaristica settimanale nella IDENTITÀ cappella interna del Cusmir; la possibilità di accedere al sacramento della riconciliazione; un incontro mensile di formazione tematica denominato “Facoltà in dialogo”; momenti di fraternità interna e di condivisione con gli altri settori dell’opera. 

LA COMMISSIONE PER I SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI (CSE), coordinata dal Direttore salesiano, è formata da salesiani e laici che animano i seguenti ambienti educativi: 

– Centro di Formazione Professionale, animato dalla associazione “CNOSFAP Puglia”, cura la formazione professionale dei ragazzi in obbligo formativo specialmente nei settori della meccanica industriale, della impiantistica elettrica ed elettronica, dell’autoriparazione, dei servizi alle imprese e alle persone. 

La Comunità Educativa per minori “16 Agosto”, gestita dall’APS onlus “Piccoli Passi Grandi Sogni” e realizzata grazie alla collaborazione con la Caritas Diocesana Bari – Bitonto, accoglie in forma residenziale 10 minori, italiani e stranieri non accompagnati, offrendo loro, nello stile di famiglia, un programma di crescita umana e spirituale, mirante al recupero e all’integrazione sociale. –

Il Centro Socio Educativo Diurno per minori “I ragazzi di don Bosco”, gestito dalla Cooperativa “Il sogno di don Bosco”, accoglie in forma semi-residenziale circa 30 minori esposti al rischio di emarginazione o di devianza.

Progetti socio-educativi in atto per minori, giovani e famiglie: “Servizio Civile Universale” (Aps Salesiani per il sociale finanziato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei ministri dello Stato Italiano); “BA29 – Misura di empowerment e inserimento lavorativo per under 29” (Istituto salesiano Redentore finanziato dal Comune di Bari); “Dare di più a chi ha avuto di meno” (Aps Salesiani per il sociale finanziato da Fondazione con i bambini attraverso “Fondo per il contrasto della Povertà Educativa Minorile”, https://percorsiconibambini. it/daredipiu/scheda-progetto/); “CANTI – Cantieri ANTimafia Innovativi” (Capofila: Istituto salesiano Redentore, finanziato dalla Regione Puglia); “Reti Civiche Urbane – Libertà” (ATS di 19 associazioni con capofila Istituto salesiano Redentore finanziato dal Comune di Bari); “Dare sempre di più” (Istituto salesiano Redentore finanziato da Fondazione Puglia); “FARE – FUTURO D’AUTORE” (Capofila: Istituto salesiano Redentore, finanziato da Fondazione con i bambini attraverso bando “Un passo avanti – Idee innovative per il contrasto alla povertà educativa minorile”); Social pub (progetto sperimentale “Ethniccook” per l’integrazione culturale con Associazione Origens); Centro Archivio Libertà “CAL” (progetto “Urbis”, Capofila: Laboratorio culturale “don Bosco oggi”).