2.4. L’Amministrazione*
La priorità data al carisma e alla vita spirituale include anche la cura per la dimensione economica e per l’efficienza.7 La dimensione economica è infatti intimamente connessa con la persona e la missione. La Comunità Educativa Pastorale Redentore sceglie la profezia della povertà salesiana e si sottrae alla «dittatura di un’economia senza volto e senza uno scopo veramente umano» (EG, 55);8 povertà che la CEP Redentore, sull’esempio di don Bosco, traduce fondamentalmente in lavoro assiduo, sacrificato, quotidianamente operoso specialmente per i giovani più fragili.9 Pertanto, la credibilità evangelica della Comunità Educativa Pastorale Redentore è legata anche al modo in cui vengono gestiti i beni materiali, poiché «mai l’economia e la sua gestione sono eticamente e antropologicamente neutre. O concorrono a costruire rapporti di giustizia e di solidarietà, o generano situazioni di esclusione e di rifiuto»
La responsabilità, la trasparenza e la salvaguardia della fiducia sono principi inclusivi: non si dà responsabilità senza trasparenza, la trasparenza ingenera fiducia,11 la fiducia riscontra e l’una e l’altra. La responsabilità è il principio di consapevolezza che orienta la missione evangelizzatrice in relazione ai beni della Comunità. Rendicontazione e bilanci contribuiscono a incrementare la credibilità del soggetto che le pone in essere e, quindi, aiutano a far crescere la fiducia. «Senza regole non ci può essere fiducia» , ossia la fiducia è ingenerata
anche da regole che individuano le responsabilità e verificano la trasparenza.
L’amministrazione dell’Opera salesiana Redentore è unica e fa capo alla direzione della casa salesiana che si avvale di un collaboratore laico:
referente amministrativo. Quest’ultimo, in stretta collaborazione con il direttore salesiano, accompagna, con l’apporto di consulenti del Redentore, la gestione economica ed amministrativa dell’Opera. Nel rispetto delle opportune autonomie di cassa, si riconoscono conti e bilanci separati nel perseguimento dell’unica missione educativa ed evangelizzatrice: Istituto salesiano Redentore; Istituto salesiano Redentore – progetti; Istituto salesiano Redentore – ramo onlus; Parrocchia Redentore.

2.4.1. Il Ramo onlus
Nel 2017 è stato costituito il ramo onlus dell’Istituto salesiano Redentore che permette di poter destinare il 5×1000 alle attività e ai progetti realizzati dalla CEP Redentore nell’ambito dell’Assistenza Sociale, della Beneficenza, della Didattica e della Formazione, dello Sport dilettantistico, della Promozione della Cultura e dell’Arte, nonché della Tutela dei diritti civili a favore delle persone più fragili, specialmente giovani e minori. Le erogazioni liberali fatte al ramo onlus del Redentore sono riconosciute come agevolazioni fiscali sia sotto forma di detrazione d’imposta che di deduzione dal reddito imponibile Irpef o Ires per le società.
Il Codice fiscale per il 5×1000 è 00847930724. Le donazioni bisogna intestarle a: Istituto salesiano Redentore – ramo onlus, Iban: IT59J0306909606100000151150 (Banca Intesa San Paolo).
I progetti da finanziare saranno presentati dalla Consulta per gli Affari Economici, selezionati dal Consiglio CEP e valutati da un comitato composto dal direttore salesiano, dall’avvocato dell’Opera e dal commercialista dell’Opera per la fattibilità e l’approvazione.

2.4.2. La Consulta per gli Affari Economici ed Organismi collegati
Il diritto proprio, a norma del can. 1280, prevede una Consulta per gli Affari Economici.
La Consulta degli Affari Economici del Redentore è composta:
• dal direttore salesiano (presidente);
• dal Consiglio locale della comunità salesiana;
• dai membri del CAE della Parrocchia;
• dal referente laico amministrativo dell’Opera Redentore (segretario);
• dal commercialista dell’Opera.
In caso di necessità potranno essere convocati ulteriori consulenti dell’Opera, quali:
il consulente del lavoro;
l’avvocato, l’ingegnere;
l’architetto, il geometra.

La Consulta per gli Affari Economici s’incontra almeno tre volte l’anno, avendo
i seguenti compiti:
• esprimere il parere sugli atti di straordinaria amministrazione che di fatto modificano lo stato patrimoniale dell’Opera Redentore e/o
ne aggravano le responsabilità economiche; atti da sottoporre poi al parere del Consiglio CEP, all’approvazione dell’Ispettore e del
suo Consiglio per la loro validità, e per i quali vanno osservate le disposizioni canoniche (cfr. Canone 1281) e civili;
• predisporre annualmente il bilancio economico preventivo e consuntivo dell’Opera da presentare al Consiglio CEP e da inviare
all’Economo ispettoriale entro il 31 marzo di ogni anno, elencando le (attività educative-pastorali, progettuali, ecc..) e individuandone i
relativi mezzi di copertura economica;
• predisporre annualmente il bilancio sociale dell’Opera e presentarlo a tutta la CEP entro aprile, previa visione del Consiglio CEP;
• vigilare sulla regolare tenuta dei registri contabili delle casse dell’Opera salesiana Redentore: Istituto salesiano Redentore;
Istituto salesiano Redentore – progetti; Istituto salesiano Redentore
– ramo onlus; Parrocchia Redentore;
• curare
la conservazione e manutenzione degli edifici, attrezzature, mobili, arredi e di quanto appartiene all’Opera salesiana Redentore,
usando particolare cura e premura per il patrimonio artistico e storico (a tale scopo deve essere redatto annualmente, aggiornandolo, lo
stato patrimoniale e l’inventario, comprendente di tutti i beni mobili), il deposito di relativi atti e documenti presso l’Ispettorato salesiano
e l’ordinata archiviazione delle copie negli uffici amministrativi del Redentore;
• studiare i modi e proporre iniziative per sensibilizzare la CEP al dovere di contribuire alle varie necessità dell’Opera del Redentore
(mercatini solidali, 5×1000…).
I membri della Consulta per gli Affari Economici prestano il loro servizio con senso di piena responsabilità, agendo solo e sempre nell’esclusivo interesse della CEP e delle sue finalità pastorali. Di ogni riunione si redige regolare verbale che il referente amministrativo dell’Opera Redentore conserva presso l’ufficio.
Collegata alla Consulta per gli Affari Economici è la prescritta commissione economica della parrocchia o CAE (cfr. Codice di Diritto Canonico, can. 225, 228, 515, 519, 532). La sua composizione risponde a criteri di competenza ed efficienza amministrativa. I suoi membri devono essere esperti in campo economico e di retta condotta.
Il suo ruolo giuridico è puramente consultivo
nel campo della gestione economica: redige bilancio consuntivo e preventivo per l’Ufficio amministrativo diocesano. Ne fanno parte il parroco, il direttore salesiano, il referente amministrativo dell’Opera, l’Incaricato dell’Oratorio ed almeno due laici competenti.
Nell’ambito amministrativo di ogni ambiente educativo-pastorale dell’intera Opera Redentore, il direttore salesiano ha responsabilità specifica, secondo gli orientamenti della Chiesa e della Congregazione, poiché l’amministrazione rimane “sotto la direzione e il controllo dei relativi superiori e Consigli” (C 190). Il direttore è, infatti, “primo responsabile” anche per l’amministrazione dei beni della comunità locale (cfr C 176), ed insieme al Consiglio locale salesiano, svolge un ruolo di supervisione specialmente nei seguenti aspetti
amministrativi:
1. Valutare il corretto funzionamento dei servizi amministrativi;
2. Pianificazione di risorse per garantire la fattibilità e sostenibilità del lavoro;
3. Approvazione del bilancio preventivo e controllo della contabilità;
4. Seguire le persone coinvolte nel lavoro salesiano (selezione del personale e valutazione delle prestazioni);
5. Conservare gli archivi locali, garantendo la riservatezza e la protezione dei dati e compilando la cronaca della casa;
6. Archiviazione di beni storici e artistici, come indicato dalla segreteria generale, dall’amministrazione dell’ispettoria o dal Direttorio
Ispettoriale (R 62);
Il servizio dell’autorità è responsabile della supervisione, della trasparenza e qualità dell’amministrazione per il bene della missione: “La vigilanza e i controlli non vanno intesi come limitazione dell’autonomia degli enti o segno di mancanza di fiducia, ma come espressione di un servizio alla comunione e alla trasparenza, anche a tutela di chi svolge compiti delicati di amministrazione”.
Il CG26 ci ha invitato a gestire le risorse in modo responsabile, trasparente, coerente con i fini della missione, attivando le necessarie forme di controllo a livello locale, ispettoriale e mondiale” (CG26, 94).

*Progetto Educativo Pastorale Salesiano Locale Redentore Bari pagg. 23 – 27