IL PROGETTO ORATORIO
VISION & MISSION
Presidio storico del quartiere Libertà, (VIII Circoscrizione della Città di Bari) l’Oratorio Centro Giovanile REDENTORE è impegnato da più di cent’anni (dal 1905) sul fronte dell’attivazione della risorsa giovanile come motore dello sviluppo. Si propone come comunità educativa di ampia accoglienza per minori e giovani di diversa estrazione sociale, in modo particolare quelli di ceto popolare. Nel 2012-2013, gli iscritti registrati all’Oratorio Redentore sono stati 528. La frequenza giornaliera è stata di circa 150/200 minori e giovani. Cuore pulsante dell’opera salesiana Redentore, l’Oratorio è uno dei pochi spazi educativi per minori e giovani presenti nel quartiere Libertà e s’inserisce nell’azione ecclesiale per arricchirla con il dono del carisma salesiano e per incarnarla nel mondo giovanile. L’azione dell’Oratorio Redentore si basa sull’educazione integrale della persona e sulla cultura della prevenzione ed è qualificata da una scelta determinante: i giovani , soprattutto i più poveri; da un compito: educare evangelizzando ed evangelizzare educando; da un’esperienza comunitaria e da uno stile specifico: l’animazione.
1. il punto di riferimento: don bosco e i giovani
Don Bosco, ebbe un’acuta coscienza di esser chiamato da Dio ad una missione singolare in favore dei giovani che gli chiedeva una dedizione totale: “Ho promesso a Dio che fin l’ultimo mio respiro sarebbe stato per i miei poveri giovani”. Questa missione a cui Dio ha chiamato don Bosco ebbe nei giovani, specialmente i più poveri, il suo tratto caratterizzante. Senza di essi don Bosco sarebbe irriconoscibile: “Io per voi studio, per voi lavoro, per voi sono disposto anche a dare la vita”.
2. Il sistema educativo preventivo
La missione e il progetto di vita di don Bosco condivisi dalla Famiglia Salesiana si esprimono in uno stile di vita e di azione, lo spirito salesiano, che s’incarna e si manifesta nella esperienza spirituale ed educativa che don Bosco iniziò nel primo Oratorio di Valdocco: il Sistema Preventivo. Questo appartiene alla essenza stessa della nostra missione; è la nostra forma di esprimere la carità pastorale; può considerarsi quasi la sintesi di quanto don Bosco ha voluto essere, il nucleo del programma e del progetto pedagogico e pastorale da lui attuato e affidato in particolare alla Famiglia Salesiana. Il sistema preventivo è un’esperienza spirituale, una proposta di evangelizzazione giovanile, una metodologia pedagogica caratterizzata da:
– volontà di stare tra i giovani condividendo la loro vita, guardando con simpatia il loro mondo, attenti alle loro vere esigenze e valori;
– accoglienza incondizionata che si fa forza promozionale e capacità instancabile di dialogo;
– criterio preventivo che crede nella forza del bene presente in ogni giovane, anche il più bisognoso, e cerca di svilupparla mediante esperienze positive di bene;
– centralità della ragione, fatta ragionevolezza delle richieste e delle norme, flessibilità e persuasione nelle proposte; centralità della religione, intesa come sviluppo del senso di Dio insito in ogni persona e sforzo di evangelizzazione cristiana; centralità della amorevolezza, che si esprime come un amore educativo che fa crescere e crea corrispondenza;
– ambiente positivo intessuto di relazioni personali, vivificato dalla presenza amorosa e solidale, animatrice e propositiva degli educatori e del protagonismo degli stessi giovani.
3. Le priorità dell’azione educativa
– Evangelizzazione ed inclusione sociale;
– Solidarietà e servizio responsabile;
– Promozione della legalità e della giustizia;
– Promozione dell’istruzione e della scolarità;
– Cooperazione educativa e lavoro di rete.
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